Porno. Una storia orale by Polly Barton

Porno. Una storia orale by Polly Barton

autore:Polly Barton [Barton, Polly]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La Tartaruga
pubblicato: 2023-09-04T11:08:32+00:00


* La sindrome Death Grip è un termine colloquiale che descrive l’incapacità di raggiungere l’orgasmo a causa di una presunta eccessiva e aggressiva masturbazione. Sebbene esistano disfunzioni erettili di questo tipo, le ragioni attribuite dalla Death Grip non sono riconosciute ufficialmente da un punto di vista medico [N.d.T.].

DIECI

Dieci è un uomo trans gay sulla trentina.

DIECI – In molti dei film che guardavo da bambino o da adolescente, c’era sempre una scena a simboleggiare il momento di passaggio alla vita adulta, in cui i ragazzi vivevano il loro risveglio sessuale perché trovavano una rivista osé. Mi sono sempre chiesto: ma perché con le ragazze non succede mai? Quando tocca a loro, avviene sempre tramite un coetaneo, mentre ai ragazzi è concesso vivere questa avventura con sé stessi e con gli altri amici, con la complicità di chi ritrova una pila di giornaletti porno tra i cespugli. Perché ricorre questa cosa della pornografia nascosta nel bosco? Ho sempre provato gelosia per quella specie di rito di passaggio, per il modo in cui i ragazzi vivono la propria presa di coscienza sessuale.

POLLY BARTON – La stessa cosa si ritrova nel dibattito intorno alla pornografia. Aggiungerei che a scuola i compagni ne parlavano frequentemente. Anche se non erano discussioni super sincere o approfondite, era comunque un argomento di conversazione. Ed è opinione diffusa che gli adolescenti si masturbino in continuazione.

E che si raccontino quali ragazze della classe si vogliono scopare.

M’immagino sia difficile partecipare a quelle interazioni, da ragazzo, se non hai ancora un desiderio sessuale particolarmente spiccato o se sei queer. Ma da ragazzina non potevo parlare di nessuna di queste cose.

L’idea che le ragazze abbiano uno desiderio sessuale è ancora un concetto alieno per alcune persone. Mi ricordo che al liceo, quando mi sono messo col mio primo fidanzato, il mio ragionamento non fu “ah che carino, voglio scoparmelo” ma “ah che carino, da lui mi farei scopare”.

Il sesso è una cosa che ti viene fatta.

Tutte le mie prime esperienze sessuali sono segnate dal fatto che avessi molti problemi di genere. Per un sacco di tempo ho ignorato in toto i miei genitali, finché non mi arrivò il ciclo. Cioè, nel senso che mi sorpresi pure: ah, bisogna lavarla via quella roba che esce? Ero completamente distaccato e l’idea di masturbarmi mi attraversò l’anticamera del cervello solo quando altri ragazzi mi suggerirono di farlo. All’università avevo amici che mi dicevano “Non ti sei mai masturbato? Ma provaci!” Fu un amico di allora che mi spiegò come lo faceva una ragazza che conosceva lui. Alla fine, a diciannove anni, provai a fare come lei e funzionò. Ma per molto tempo non fui per nulla orientato in quella direzione.

Guardo molti video e mi masturbo, ma non sono sempre pornografici. Le cose che mi eccitano non devono per forza avere a che fare col sesso, in realtà. Dal punto di vista etico, è una terra di mezzo, perché alcuni dei video sono montati per essere porno ma a partire da filmati che non sono pornografici.



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